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CTH 716.1

Citatio: F. Fuscagni (ed.), hethiter.net/: CTH 716.1 (TX 02.03.2011, TRit 14.02.2011)



§ 21
129 -- Proprio in quel luogo25 si fa nel modo seguente:
130 -- (sc. il sacerdote ḪAL) taglia nel mezzo un pane sottile,
131 -- vi mette sopra una pigna
132 -- e vi versa sopra olio profumato;
133 -- il sacerdote ḪAL prende un pane ḫazizita-,
134 -- quindi si attira la divinità dal fuoco
135 -- e così dice:
136 -- “... e ciò tiene davanti al fuoco fiammeggiante26
137 -- ecco che io lo evoco dal fuoco”.
Cfr. KUB 15.34+KBo 54.69+ Vo IV 9-10.
Si riferisce probabilmente al luogo in cui è stata scavata la fossa rituale, di cui si parla poco sopra.
È possibile che ancora una volta si tratti di un passo corrotto dal momento che la frase sembra presupporre qualcosa che precedee che non è presente nel testo così come ci è pervenuto, e si tratterebbe di ciò a cui si riferisce il pronome enclitico -at. Del resto questa formula di evocazione pronunciata dal sacerdote, è del tutto parallela a quella presente in Vo IV 13-15, dove il sostantivo a cui si riferisce il pronome enclitico (in questo caso -aš) è specificato. Si può suggerire che nella riga perduta fosse contenuta una frase che suonava all'incirca così: “Se qualcuno prende qualcosa...” (potrebbe trattarsi del pane ḫazizita- citato poco sopra). La frase non è tradotta in Collins 1997, 164.

Editio ultima: Textus 02.03.2011; Traductionis 14.02.2011